Cupola
L'origine della costruzione dei forni a legna si perde nella notte dei tempi, ma durante l'impero romano raggiunse il massimo della sua diffusione: nella foto il forno a legna a Pompei con le macine per la farina.
La cupola di un forno a legna è certamente l'elemento prioritario anche se avremo modo di verificarlo in seguito sono molteplici gli elementi che possono condizionare la buona resa di un forno a legna.
Tralasciamo ora gli antichi progenitori dei forni a legna per occuparci dei forni attuali. In commercio sono disponibili molti forni prefabbricati che danno come vantaggio primario di accorciare di molto i tempi di costruzione del proprio fornetto. I risultati, come ho avuto modo di sperimentare direttamente sono validi e comparabili con i risultati dei forni costruiti direttamente in mattoni. La calotta prefabbricata è preferibile rivestirla esternamente con un rivestimento di mattoni per aumentare il volano termico, avendo anche cura di verificare che il piano di cottura sia in cotto.
Le cupole costruite in sito sono preferibili perchè si può intervenire sia sulla curvatura della volta che sulle dimensioni del portello; certamente mi riferisco a forni costruiti con le corrette regole perché basta esplorare in internet dove si ha modo di vedere anche forni con costruzione definita dagli esecutori "ruspante"(qesto blog PDF è stato proprio definito "come costruire un forno ruspante"), con possibili effetti fessurativi della cupola o rilascio di parti della muratura durante la cottura degli alimenti.
Naturalmente anche questi forni possono cuocere il pane ed altro, ma oggi con le esperienze acquisite siamo in grado di costruire forni durevoli nel tempo e con un buon rapporto tra resa termica e consumo della legna.
In alcune zone del meridione era uso costruire questi forni casalinghi utilizzando i più svariati materiali, come cocci di coppo e mattoni antichi, o dove disponibili anche blocchi di tufo o di pietra leccese
Naturalmente ogni esecutore realizza quanto di meglio può esprimere che va dal massimo della perfezione come alcuni esempi allegati, o con metodi più ruspanti dove ci si accontenta del risultato senza a mirare alla perfezione ed agli eventuali ponti termici dovuti alle discontinuità tra refrattario e le grosse fughe che possono risultare con un assemblaggio che utilizza molta malta per facilitare l'accostamento tra .mattone e mattone.
Sono indubbiamente anche questi metodi validi e gratificanti per chi vuole
attingere ai materiali locali di antico uso, resta da considerare che anche nei vecchi forni, specie quelli comunitari la calotta era costruita con la corretta disposizione dei mattoni come si può notare nella foto a lato che riprende la volta del forno di cascina Croce a Cornaredo MI.
L'esecuzione del forno con utilizzo degli elementi prefabbricati ha tra i vantaggi oltre a ridurre i tempi di esecuzione, consente di utilizzare cupole ampiamente collaudate sia nelle miscele dei conglomerati refrattari che nei rapporti dimensionali come il diametro, l'altezza della cupola e della apertura della bocca del forno.
Il fornista dovrà procurarsi i materiali necessari quali:
La costruzione della cupola dipende dall'uso al quale è destinato il forno: pizza o pane e pizza. In particolare il profilo della cupola sarà ad elisse perché il calore per rifrazione deve interessare tutta la superficie del piano di cottura. Nei forni per pizza sarà elemento importante che la fiamma, l'irraggiamento ed i moti convettivi, dalla calotta "colpiscano" le pizze in cottura .
- diametro 80 -100 cm, piccolo forno ad uso domestico,
- diametro 120-150 forno medio per pane e pizze
- diametri maggiori, forni comunitari
h = d/3,4
Teniamo presente che le altezze possono anche variare da forno e forno in funzione del suo utilizzo, e poi il risultato dipenderà dalle esperienze maturate in fase di utilizzo, alcuni esempi pratici:
Forno comunitario di Cascina Croce